PIEDE PIATTO

Il piede piatto è una condizione in cui c’è o una marcata riduzione o la completa assenza della volta longitudinale del piede. Fisiologica nei bambini, dopo i 5 anni però, grazie agli stimoli propriocettivi, nei piedi normali si incomincia a formare la volta longitudinale, che consentirà un appoggio corretto del piede col suolo, durante la deambulazione e la corsa. Quando questo non avviene, si parla di piede piatto. Il piede piatto, in età adulta, deve essere trattato solo se arreca disturbi e dolore al paziente. se è asintomatico, in linea di massima non deve subire alcun trattamento. Nel bambino invece trattare il piede piatto è fondamentale, perché, come il trattamento ortodontico dei “denti storti”, il trattamento di correzione del piede piatto eviterà al paziente diverse problematiche future, sia posturali (mal di schiena, dolori muscolari alle gambe), sia artrosiche e degenerative (artrosi dell’articolazione sottoastragalica, sindrome pronatoria etc. etc.).

Trattamento conservativo: sebbene non ci siano evidenze scientifiche che dimostrino la loro assoluta efficacia, indossare dei plantari adeguati è nel bambino (dai 5 ai 10 anni) una strategia che a volte può portare al miglioramento della condizione di piattismo. Nell’adulto invece i plantari non danno nessun miglioramento in termini di rimodellamento della volta longitudinale, am si prescrivono per alleviare i dolori ai piedi, qualora ci fossero.

Trattamento chirurgico:

Bambini: ai pazienti che non hanno risolto la problematica con l’utilizzo dei plantari, è necessario eseguire un intervento chirurgico. Sebbene bisogna considerare diversi fattori per stabilire il tipo di intervento adeguato, nella maggior parte dei casi e sufficiente l’intervento calcagno-stop, intervento che si esegue in pochi minuti, e che consiste nell’inserire una vite (che può essere inserita con diverse modalità, tutte ugualmente efficaci), nel pavimento del seno del tarso, in tutta sicurezza.

Periodo-post-operatorio: data la semplicità, la miniinvasività e la rapidità di esecuzione dell’intervento, il dolore post-operatorio è minimo, quasi assente, tanto che il paziente è invitato a camminare con bastoni già dal giorno dopo l’intervento, ed a lasciare i bastoni dopo 1 settimana dall’intervento. Dopo 45gg il paziente può ricominciare tranquillamente l’attività sportiva di qualsiasi tipo. La vite viene successivamente rimossa, dopo un periodo di almeno 1 anno.

Adulti: l’intervento per correggere un piede piatto nell’adulto consiste nell’osteotomia calcaneare, in assenza di altre problematiche. In presenza di sindrome pronatoria invece, l’intervento chirurgico è molto più complesso, e le varie procedure, dalla possibile artrodesi sottocalcaneare, al ritensionamento del tendine del tibiale posteriore ad esempio, devono essere stabilite dopo un’accurata valutazione clinica e strumentale.

Periodo post-operatorio: il paziente non può deambulare nelle 4 settimane successive all’intervento. Dopo, potrà iniziare a poggiare il piede per terra con un carico graduale, per arrvare al cario completo intorno alla 10 settimana post-operatoria, indossando un tutore tipo “walker”.